14 NOVEMBRE: PRESIDIO LAVORATORI TPL

IL COMUNE INTENDE FARE CASSA VENDENDO I GIOIELLI GTT, AMIAT E TRM IN SPREGIO ALLA VOLONTÀ POPOLARE

 

Torino -

 

 

Fassino si allinea alla volontà del FMI (Fondo Monetario Internazionale), della BCE (Banca Comune Europea), UE (Unione Europea) e di Berlusconi mettendo in vendita le azioni delle aziende erogatrici dei servizi pubblici di trasporto locale, raccolta, smaltimento e trattamento dei rifiuti.

 

Non importa se nel referendum del 12 e 13 giugno scorso il popolo italiano si è espresso per la gestione pubblica dei servizi pubblici, e non solo sull’acqua, quello che conta è la volontà dei “mercati” che devono essere tranquillizzati con le finanziarie lacrime e sangue da fare scontare ai lavoratori, pensionati e cittadini, costringendo alle privatizzazioni.

 

Il sindaco sa bene che vendere azioni ai privati delle aziende partecipate, anche se si tratta della quota di minoranza, significherà consegnarle alla logica del mercato e del profitto, oltre che perderne il controllo sulla gestione. Perché il primo obiettivo del privato sarà garantirsi utili e dividendi in settori che notoriamente lavorano in perdita, come il tpl e la raccolta rifiuti, e necessitano di finanziamenti pubblici per il loro funzionamento.

 

Fassino sa bene che affidare le proprie aziende alla logica dei mercati provocherà inevitabilmente tagli ai servizi erogati, maggiori costi gestionali, aumento delle tariffe, cancellazione di diritti di noi lavoratori, perché così è stato in tutte le realtà in cui si è applicata la logica del profitto e dei dividendi.

 

È ancora più insensata e controproducente la privatizzazione di GTT, e delle altre partecipate del Comune, se per attuarle la finanziaria del Comune stesso (FCT) deve chiedere un prestito alle banche per acquistare le azioni incrementando il debito della città che è già arrivato alla iperbolica cifra di 3 miliardi e 300 milioni di euro. In tal modo la “cassa” di circa 200 milioni di euro che Fassino si prefigge di realizzare con la vendita del 40% delle azioni di GTT, AMIAT e TRM, dovrà essere preceduta da un indebitamento ulteriore, di pari importo, con le banche.

 

Questo modo irresponsabile di sperperare il denaro pubblico bisogna impedirlo.

 

Abbiamo visto che i risultati catastrofici causati dalle logiche di “libero mercato” e dalla speculazione finanziaria sono stati la finanza tossica e la distruzione dell’economia reale, con perdita di milioni di posti di lavoro nel mondo.

 

Schierarsi per le privatizzazioni, nonostante ciò significhi consegnare i servizi e lo stato sociale nelle mani della speculazione finanziaria e l’ingordigia di profitti dei mercati, vuol dire schierarsi contro il mondo del lavoro e della società.  

 

 

SI INVITANO TUTTI I LAVORATORI GTT E DELL’AMIAT E I CITTADINI A PARTECIPARE AL

 

PRESIDIO

 

INDETTO PER  LUNEDÌ 14 NOVEMBRE, DALLE ORE 15.00 ALLE ORE 18.00, SOTTO IL COMUNE DI TORINO IN OCCASIONE DELLA VOTAZIONE IN CONSIGLIO COMUNALE DELLA DELIBERA SULLA PRIVATIZZAZIONE DI GTT

 

 

FASSINO DEVE RISPETTARE LA VOLONTÀ POPOLARE ESPRESSA NEL REFERENDUM DI GIUGNO: LA DELIBERA SULLA PRIVATIZZAZIONE DEVE ESSERE RITIRATA

USB TPL PIEMONTE