Contro le prove Invalsi del 12 maggio lo sciopero breve di mansione: un'occasione importante per continuare la lotta per il ritiro del DDL

Torino -

L’arroganza e l’indifferenza con le quali il Governo ha reagito alle grandi manifestazioni dei giorni scorsi sono pari soltanto alle menzogne e ai camuffamenti che, modificando aspetti secondari del DDL, lo stanno lasciando intatto nella sua sostanza e nella sua filosofia di fondo. Tutto questo dimostra ormai un totale scollamento tra le scelte che piovono dall’alto e la sensibilità, la dignità, le idee di chi lavora quotidianamente nel mondo della scuola. Veniamo sistematicamente ignorati!

È in questo contesto che la giornata di somministrazione delle prove Invalsi nella scuola secondaria può diventare un’occasione importante. Il disegno di legge sulla “buona scuola” trasuda ideologia della valutazione. Non è un caso che nessuno abbia mosso un dito quando si è verificato il vergognoso spostamento delle prove della scuola dell’infanzia la settimana scorsa.

Il 12 maggio è importante scioperare, dare un segnale che a scuola non ci sono automi che eseguono ordini senza ragionare. Siamo riusciti a trovare una modalità che permetta di scioperare senza perdere l’intera giornata lavorativa. Con la nota del 5 maggio il MIUR ha confermato lo sciopero breve di mansione e lo sciopero orario di correzione. Ci si potrà semplicemente rifiutare di somministrare i quizcomunicando al mattino l’adesione: si entra in classe, si fa regolare lezione ma NON si somministra il test.

Ci si potrà inoltre rifiutare di correggere i quiz, comunicando l’adesione allo sciopero breve delle attività aggiuntive legate alla correzione al momento in cui la correzione dovrebbe essere svolta e, comunque, dopo aver chiesto quante ore erano richieste (da ricordare che per ogni ora c’è una decurtazione di 17,5 euro e che, se si superano le  4 h., viene decurtata l’intera giornata).

In ogni caso i DIRIGENTI SCOLASTICI NON POSSONO ASSUMERE ALCUNA AZIONE NÉ DISCIPLINARE NÉ DI ALTRO TIPO (SPOSTAMENTI DI DATE E ORARI O PRESSIONI VARIE), perchè tutte le forme di sciopero sono state vagliate e verificate dalla Commissione per l'attuazione della legge 146/90 .

Per lo sciopero di "mansione" della somministrazione, il MIUR non ha ancora definito l’entità della trattenuta che potrà quindi oscillare da zero ad un massimo di 17,50 Euro l’ora (in base alla durata prevista dei quiz).

 

I somministratori possono bloccare la prova e dare un segnale che la scuola rifiuta le pseudoriforme calate dall’alto. Scioperiamo e convinciamo i nostri colleghi a scioperare!