TORINO: ORE 16 CORTEO PIAZZA XVIII DICEMBRE (EX STAZIONE PORTA SUSA)

Torino -

 

SE LE NOSTRE VITE NON VALGONO, NOI SCIOPERIAMO!

 

 

L'8 MARZO E’ SCIOPERO GENERALE

La lotta contro ogni discriminazione di genere e ogni forma di violenza sulle donne, a partire dalla oceanica manifestazione del 26 novembre al grido di Non Una Di Meno, sta crescendo e si sta rafforzando.

Migliaia di donne in tutte le città, in connessione tra loro e con le donne di altri 30 Paesi del mondo, si preparano a scendere in piazza per una giornata di lotta internazionale.

E poiché lo sciopero è lotta, l'otto marzo sarà sciopero globale delle donne.

L’Unione Sindacale di Base ha risposto all’appello di Non una di meno con la proclamazione dello sciopero generale di 24 ore per l’8 marzo, perché questa lotta è parte sostanziale della lotta complessiva del nostro sindacato.

E' in continuità con lo sciopero del 21 ottobre e con la grande manifestazione del giorno dopo a Roma, con la manifestazione delle donne del 26 novembre e il NO che il 4 dicembre ha travolto la controriforma autoritaria del governo Renzi.

Sarà uno sciopero dai posti di lavoro, ma anche uno sciopero dal lavoro domestico e di cura che ancora troppo spesso grava in via esclusiva sulle donne, siano esse native o migranti, che fungono da ammortizzatore sociale di un welfare familistico e sempre più privatizzato

  • per dire BASTA alla VIOLENZA maschile sulle donne, alle DISCRIMINAZIONI di genere e alle MOLESTIE nei luoghi di lavoro, ai FEMMINICIDI;
  • CONTRO le DISCRIMINAZIONI SALARIALI di genere, fatte di livelli contrattuali più bassi, di una RETRIBUZIONE fino al 20% INFERIORE a quella degli uomini a parità di mansione, di ricorso massiccio al PART TIME INVOLONTARIO, di LAVORI NON QUALIFICATI nonostante una maggiore scolarizzazione, di richieste di DIMISSIONI IN BIANCO all’atto dell’assunzione, di maggiori CONTRATTI ATIPICI E PRECARI da giovani e di PENSIONI DA FAME in vecchiaia;
  • per RIVENDICARE il diritto a SERVIZI PUBBLICI gratuiti ed accessibili, al REDDITO sociale, alla CASA, al LAVORO e alla PARITA’ SALARIALE; all’EDUCAZIONE SCOLASTICA, alle strutture sanitarie pubbliche – a cominciare dai CONSULTORI - libere da obiettori; alla formazione di operatori sociali, sanitari e del diritto.

 

  • per AFFERMARE il diritto all’AUTODETERMINAZIONE e all’interruzione di gravidanza gratuita e sicura.
  • Per il RICONOSCIMENTO ed il FINANZIAMENTO dei CENTRI ANTIVIOLENZA ed il sostegno economico alle donne che denunciano le violenze.

 

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