IL PRECARIATO AVANZA ANCHE all'Università degli Studi di Torino

Torino -

Oggi, 27 novembre si è svolta un’assemblea dei lavoratori precari dell’Università degli studi di Torino, partecipata da personale strutturato a tempo determinato e da bibliocooperativisti,  per discutere e individuare percorsi sostenibili di stabilizzazione.

 E’ emersa la necessità che l’Ateneo torinese apra un confronto con le OO.SS. rendendosi disponibile a modificare il piano di programmazione del personale, permettendo di utilizzare le poche risorse disponibili per stabilizzare i precari.

 USB continuerà a rivendicare - coinvolgendo i lavoratori precari – che le risorse disponibili non siano utilizzate con scelte unilaterali del C.D.A.

per fare progressioni di carriera a figure semidirigenziali e dirigenziali, ma che stabilizzino lavoratori che da anni svolgono attività strategiche per l’ateneo.

 

 Questo impegno è stato poi chiesto al Senato Accademico dall’assemblea che è stata ricevuta dal nuovo Rettore, Prof. Gianmaria Ajani che ha preso atto della richiesta, impegnandosi ad affrontare il problema prima di inviare al Ministero la versione definitiva del piano di programmazione del Personale.

 

 USB vigilerà sul mantenimento dell’impegno, sensibilizzando l’opinione pubblica e gli Studenti sul problema precariato che nell’Ateneo torinese, così come su tutto il territorio nazionale, sta mettendo a rischio l’esistenza del sistema universitario pubblico.

 

                            USB/P.I.-UNIVERSITA’-Reg. Piemonte