TANTO VA LA GATTA AL LARDO…

Torino -

Martedì scorso le Organizzazioni Sindacali e le RSU sono state convocate per l'Accordo in materia di rideterminazione dell’orario di lavoro e di servizio dell’Area Metropolitana di Torino.

In merito USB aveva precedentemente trasmesso al Direttore una nota in cui ribadiva quanto già richiesto formalmente a livello nazionale circa l’apertura di un apposito tavolo negoziale per l’eventuale revisione dell’Accordo quadro che disciplina la materia dell’orario di lavoro e di servizio.

La diminuzione a 50 ore dell’orario settimanale di servizio infatti ha un’inevitabile impatto sui contenuti dei precedenti accordi che necessitano perciò di un opportuno aggiornamento.

Il comportamento dell'Amministrazione che con il messaggio Hermes 7492/2014 modifica e stabilisce unilateralmente l'orario di servizio in 50 ore, non solo “ scavalca “ il ruolo e la funzione delle OO.SS. Nazionali ma sposta il tiro sui “ territori “ e merita una decisa e ferma opposizione. Pertanto fin da subito abbiamo ribadito che USB non avrebbe comunque trattato la materia in assenza di preventivo e apposito Tavolo nazionale.

Rispetto alla bozza presentata dall’Amministrazione e che abbiamo trasmesso il 17 Ottobre a tutti i Lavoratori per suggerimenti e osservazioni, abbiamo fatto rilevare, seguiti poi dalla CISAL, da alcune RSU e da una parte della CGIL, che la modifica dell’orario di servizio non poteva essere il pretesto per variare l’orario di lavoro in vigore, peraltro in modo fortemente restrittivo, con la solita giustificazione del risparmio e lasciando però inalterato quello della Direzione Generale per cui non è prevista alcuna e benché minima modifica. Quindi i sacrifici ulteriori sono richiesti e imposti ai soli Lavoratori delle Sedi Territoriali.

Sulla pausa mensa, oltre al mantenimento dell’orario attuale entro cui poterne usufruire, abbiamo chiesto che qualora venga effettuata all’interno dell’Ufficio, sia attribuita in automatico, senza obbligo di timbratura mentre per la pausa tecnica di 10 minuti per chi rinuncia al buono pasto abbiamo ricordato che nel 2013 l'applicazione di tale istituto era stata sospesa dal Direttore Generale, fintanto che non fosse stato esperito il confronto a livello nazionale ad oggi non avvenuto. Questo grazie alla fermezza e alla determinazione con cui USB ha affrontato tale intenzione su tutto il Territorio compreso il Tavolo Regionale INPS di Torino, dove abbiamo rinnovato i contenuti della nostra diffida, affermando il diritto alla contrattazione dell'orario di lavoro e sostenendo che il riferimento doveva essere l'Accordo nazionale INPS in vigore.

Sulla flessibilità di 2 ore massime giornaliere non siamo assolutamente d’accordo che vi siano imposizioni limitative sull’utilizzo in entrata o in uscita.

Sulla Banca delle ore: tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino! Infatti l'intervento della CGIL che ha evidenziato tra l'altro differenti modalità applicative della Banca ore anche tra le due stesse Sedi GDP, ha finalmente fatto emergere in modo ufficiale quello che noi pensavamo da tempo. E non ci sbagliavamo. La mancanza di trasparenza e l'omertà complice di alcuni non ci ha mai convinto ed ecco che anche in questo caso si ripropone l'esercizio del potere discrezionale ( libero arbitrio ) con cui ad alcuni si azzerano i crediti orari per attività svolta nell’interesse del servizio, finalizzata al conseguimento di obiettivi predefiniti e ad altri si concedono giorni di riposo a compensazione.

In poche parole attraverso tale modalità di gestione dello straordinario e della Banca ore siamo in presenza di una sorta di potere di monetizzazione delle ore eccedenti quelle di lavoro che priva o concede opportunità ai lavoratori, secondo logiche personali o peggio ancora clientelari con inevitabili pesanti discriminazioni su cui USB non intende soprassedere.

Considerato che per GDP abbiamo chiesto più volte conto sia sui criteri dell'utilizzo dello straordinario sia sul monte ore assegnato alle Sedi senza avere in risposta null'altro che il puro dato delle ore a consuntivo, alla luce di quanto emerso al Tavolo in merito al contatore individuale e all'utilizzo della Banca ore, oggetto di apposito Verbale di armonizzazione dell'Orario di lavoro della GDP con l'INPS siglato il 18 Dicembre 2012, ci attiveremo fin da subito nelle sedi opportune perché siano esperite le verifiche del caso e ricostituite condizioni di pari opportunità tra tutti i Lavoratori.

E’ stata poi data informazione sulla chiusura delle Agenzie di Chivasso e Vanchiglia e della risistemazione dell’agenzia Lingotto dove alcuni spazi risultano sotto utilizzati e devono quindi essere meglio razionalizzati.

Per quanto riguarda l’andamento produttivo l’Amministrazione ha comunicato che il dato è aggregato a GDP e ad Agosto si attesta su 116 per cui ritiene possibile arrivare al 124 entro fine anno. Per la parte legata alla qualità lo sforzo richiesto è maggiore in quanto nel 2013 non è stato raggiunto il 100. Di conseguenza per il 2014 viene richiesta oltre il 100 una percentuale in più che deve essere superiore alla percentuale media nazionale, oggi pari al 2,44% mentre in Piemonte l’ultimo dato si attesta sull’1,32%.

Con la circolare 126 del 20/10/2014 sono state fornite le linee per avviare la sperimentazione del modello organizzativo integrato anche per l’area metropolitana di Torino. A breve sarà pubblicato apposito Ordine di Servizio di ricollocazione in via provvisoria dei vari processi ( linee di prodotto e risorse ) della GDP. Ovviamente il processo d’integrazione vera e propria si concretizzerà nel tempo e in vari stadi tra cui primo fra tutti l’assetto informatico. Seguiranno i bandi per le attribuzioni delle nuove Posizioni Organizzative e i bandi per la mobilità, previo apposito Accordo con le Organizzazioni Sindacali.

I Direttori Regionale e dell’Area Metropolitana hanno in previsione di incontrare singolarmente tutti i Lavoratori per un approccio conoscitivo.

Vi aggiorneremo sull’evoluzione dei vari passaggi che saranno attivati man mano che saremo informati.

 

 

Coordinamento Regionale USB PI INPS Piemonte