Le mobilitazioni dei giorni scorsi, con i vari presidi e iniziative di lotta in cui USB è stata protagonista, insieme ai lavoratori migranti e alle altre associazioni, ha portato ad una diversa organizzazione presso le Questure del rilascio delle pratiche per i cittadini stranieri.

Sono stati aperti dei nuovi punti di ricevimento delle domande, e la situazione è lievemente migliorata, siamo riusciti a diminuire le file e le attese all’addiaccio che erano state motivo di forte disagio e di forte protesta da parte dei migranti.

Rispetto alle nostre richieste di maggiore decentralizzazione del servizio, permane una situazione ancora abbastanza complessa, dovuta all’alto numero di richieste e soprattutto alla grave carenza di personale delle questure impegnato in questo servizio.

Come USB nella giornata del 27 febbraio abbiamo dato vita ad una protesta di carattere nazionale, e siamo impegnati nella preparazione di nuove giornate di lotta, per il miglioramento dei servizi, ma soprattutto per una regolarizzazione definitiva di tutti i lavoratori presenti nel paese.

È una lotta durissima, contro un Governo che vuole espellere più cittadini possibili, vuole aprire nuovi centri di detenzione, vuole rendere sempre più disumane le condizioni di vita dei milioni di lavoratori stranieri presenti in Italia.

Torino ha dato testimonianza, ancora una volta che solo l’organizzazione di lotte ed iniziative di protesta riescono a raggiungere dei risultati, come in altre città, dove dopo presidi e manifestazioni abbiamo ottenuto migliori condizioni di vita nei centri di accoglienza, veri e propri luoghi di contenimento e di limitazione della libertà.

Tutti i lavoratori migranti, oggi sottoposti a condizioni di vita e lavorative inaccettabili, solo con l’organizzazione e con le lotte riusciranno ad avere il miglioramento della propria condizione di vita, motivo principale del loro arrivo in Italia. Con l’Unione Sindacale di Base, per rivendicare i propri diritti e riconquistare la propria dignità.

USB Migranti