ALLA ELBI, FIOM E UILM GETTANO LA MASCHERA

Torino -

Finalmente dopo mesi dal ricorso presentato da USB la DTL (Direzione Territoriale del Lavoro di Torino) ha convocato il comitato dei garanti per discutere del ricorso presentato da USB per l’esclusione della R.S.U USB De Maria Maria Rosa, la più votata nel collegio impiegati.

Ricordiamo brevemente i fatti;

·        dopo il successo della nostra R.S.U l’azienda fa ricorso perché non siamo firmatari dell’accordo scellerato del 10 gennaio 2014

·        la commissione elettorale accoglie il ricorso pur con il solo consenso di Uilm e Fiom. La Fiom dopo solo 48 ore si dissocia da tale decisione ed esce il 17 febbraio 2014 con un comunicato: “LA DEMOCRAZIA E IL PLURALISMO DEVONO ESSERE UN VALORE AGGIUNTO PER I LAVORATORI CHE DEVONO LIBERAMENTE SCEGLIERE I LORO RAPPRESENTANTI”. Enunciazione lodevole nelle parole ma sconfessata nei fatti che purtroppo seguiranno.

·        USB presenta ricorso al comitato dei garanti contro la decisione della commissione elettorale sostenuta solo da Fiom e Uilm. Vengono raccolte centinaia di firme dei lavoratori Elbi che chiedono la validità del risultato scaturito delle elezioni. Il 9 Giugno 2014 si riunisce il comitato dei garanti composto da Fim, Fiom, Uilm. Ovviamente come succede in tutte le democrazie occidentali USB che ha presentato ricorso non viene convocata!!! In pratica se la suonano e se la cantano in disprezzo della volontà espressa dai lavoratori e delle centinaia di firme raccolte. Il comitato respinge il ricorso,con l’indicazione che sarebbe opportuno ripetere le elezioni e rimanda la decisione alla commissione elettorale della Elbi.

·        La commissione elettorale di Fim, Fiom, Uilm nella giornata del 12 giugno 2014 si riunisce e decide (con l’esclusione della Fim);

Ø Le elezioni non si devono ripetere.

Ø Proclamano pertanto eletto Frezza Marco della Uilm (con 4 voti) e confermano per la Fiom Borasco Graziano.

 

Abbiamo presentato il ricorso a Roma sull’accordo del 10 gennaio 2014 da noi ritenuto anticostituzionale e antidemocratico (posizione condivisa fino a poco tempo fa anche dalla Fiom, prima che tornasse sotto la gonnella della Camusso). Per noi, quindi, non finisce qui.

Una cosa è certa: spetta ai lavoratori dare un giudizio sui fatti e sulla coerenza di alcune organizzazioni sindacali. Confermandogli o meno la delega per la difesa dei propri diritti e soprattutto della libertà di scelta, cosa non avvenuta in Elbi con l’esclusione della candidata USB, non eletta pur essendo la più votata!

 

TORINO,19/06/2014