ALL'INPS SCONFITTA L'ARROGANZA, RESPINTI I LICENZIAMENTI DEI TRE DELEGATI USB
Non saranno licenziati i tre dirigenti nazionali dell’USB, sottoposti dall’INPS a provvedimento disciplinare dopo aver denunciato che il Capo del Personale, Ciro Toma, ha autorizzato a se stesso un prestito superiore di ben € 64.000 al massimo concedibile per un dirigente generale, in base al regolamento interno dell’Istituto.
A Torino dopo la raccolta firme di solidarietà ai 3 colleghi si è svolta, contemporaneamente alla riunione della Commissione disciplinare, l’Assemblea unitaria dei Lavoratori INPS, INPDAP ed ENPALS promossa da USB Piemonte. I partecipanti in segno di protesta per il grave attacco alle libertà sindacali e ai diritti dei Lavoratori hanno fatto proprio il comunicato n. 50 del 31 Luglio 2012 scritto dai 3 dirigenti nazionali dell’USB da cui l’INPS ha tratto lo spunto per l’avvio dei provvedimenti disciplinari. Hanno inoltre chiesto le dimissioni del Direttore Centrale delle Risorse Umane “ per l’irreparabile compromissione del rapporto fiduciario con i Lavoratori dipendenti “ auspicando nel contempo una concreta e chiara presa di posizione in difesa dei diritti dei Lavoratori anche da parte di CGIL,CISL e UIL che a fronte del grave attacco diretto ai 3 Lavoratori non hanno saputo e voluto neanche scrivere due righe per dire da che parte stare: un assordante silenzio che scolpisce a chiare lettere la risposta.
Ad Assemblea conclusa è giunta la notizia che era terminata positivamente la riunione della Commissione disciplinare, accolta dall’ovazione di oltre 500 fra delegati sindacali, lavoratori, rappresentanti RSU dei settori pubblico e privato, presenti a Roma davanti alla Direzione generale dell’INPS e provenienti dal Lazio e da diverse altre regioni, a sostegno di Luigi Romagnoli, Vincenzo Campolo e Libero Ponticelli e contro ogni intimidazione e limitazione della libertà sindacale e dei diritti dei lavoratori. Mimmo Provenzano, che ha difeso i tre dirigenti USB, ha dichiarato: “Abbiamo sconfitto il teorema del licenziamento e chiesto l’archiviazione totale del procedimento a carico dei tre dirigenti USB… Inoltre, fonti interne all’INPS riferiscono che mentre il Presidente Mastrapasqua, prendendo spunto dalla vicenda del prestito “autoconcesso” da parte del Capo del personale, avrebbe avviato una indagine interna per un accertamento sui prestiti erogati dall’INPS negli ultimi dieci anni, il Direttore Generale dell’Istituto Nori ha invece costituito una commissione di verifica sul prestito di Ciro Toma, il cui esito è atteso già nelle prossime ore”.
“Il risultato di oggi – prosegue Provenzano – è una sconfitta per chi crede arrogantemente di poter fare carne di porco dei diritti e mettere a tacere la nostra organizzazione sindacale. Ma anche di chi usa in modo disinvolto il denaro dei lavoratori. Non dimentichiamo, infatti, che il prestito fa parte dell’1% del monte salari dei dipendenti INPS e che la maggiorazione del prestito di Toma avrebbe tolto risorse economiche utili per altri lavoratori, magari dei livelli bassi”.
Gli esiti definitivi del procedimento saranno resi noti fra qualche giorno. Intanto “USB, con nota riservata indirizzata ai vertici dell’Istituto previdenziale e agli Organi di controllo – conclude Provenzano - ha chiesto il licenziamento di Ciro Toma”.
Torino, 13 settembre 2012
USB Unione Sindacale di Base Piemonte