FONDO PRIAMO

USB UNICA ORGANIZZAZIONE SINDACALE CHE REAGISCE CONCRETAMENTE A TUTTO QUESTO

Torino -

Dal   primo  luglio   2017,  come  previsto  dall’ultimo   contratto   nazionale   di categoria  firmato  nel  novembre  2015,  tutti  gli  autoferrotranvieri  risulteranno iscritti  contrattualmente  al  Fondo  Priamo  senza  il  loro  consenso  e  la  loro  firma. In   tutta   Italia   solo   il   37%  degli   autoferrotranvieri   ha   sottoscritto volontariamente  il  contratto  con  Priamo.  CGIL,  CISL  UIL  FAISA  e  UGL  insieme  ad ASSTRA  e  ANAV  (che  hanno  propri  rappresentanti  nella  gestione  del  fondo  PRIAMO) hanno  fatto  in  modo  che risulteranno  iscritti  il 100%  dei  lavoratori  inquadrati come  autoferrotranvieri.     Link  articolo Molti  di  loro  hanno  sottoscritto  altri  fondi  di  previdenza  privata  e  non  gli  è  stata data  la  possibilità  di  convogliare  i  90  euro  nel  loro  fondo,  si  ritroveranno  quindi iscritti  in  due  fondi  di  previdenza  privata. In  GTT,  attualmente  solo  il  50%  ha  sottoscritto  volontariamente  il  fondo  fino ad  ora.    Dal  primo  luglio  2017,  circa  2350  dipendenti  si  ritroveranno iscritti  inconsapevolmente  e  obbligatoriamente  al  fondo  di  previdenza privato. USB  sta  raccogliendo  le  firme    per  una  class  action contro  questo  sopruso e  la  palese  violazione  dell’art.  1  del  decreto  legislativo  252/2005  (legge riforma  TFR) La  COVIP,  organo  di  vigilanza  sulla  previdenza  integrativa,  invece  di  vigilare sponsorizza  le  iscrizioni. Il   sistema  Priamo  pur  non  avendo  i  rendimenti  dichiarati  dai  sindacalisti consulenti  finanziari  e  organi  di  vigilanza  di  parte   deve  rimanere a nostro parere una scelta  libera e consapevole  di tutti  i lavoratori. La  previdenza  privata  con  l’aiuto  dei  sindacati  concertativi,  non  deve  dirottare salario  dei  lavoratori  nelle  proprie  casse  attraverso  i  contratti  nazionali  di categoria. 

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