GTT accoglie le proposte avanzate dai sindacati ma riduce drasticamente e irresponsabilmente il servizio
In data 15 marzo, USB ha richiesto a GTT l'applicazione del protocollo sicurezza
USB ha avanzato le seguenti richieste con lettera del 15 marzo nel rispetto del procollo di sicurezza e in particolare:
1) istituzione di orari di lavoro con inizio e fine turno nei depositi di residenza;
2) turni di lavoro con media oraria ridotta;
3) l’assoluta abrogazione di spezzoni aggiuntivi denominati 900;
4) il divieto di ribattimento vettura al capolinea senza l’intervento di autoradio o furgone munito di disinfettante e materiale (guanti e mascherina) nuovi da fornire all’o.d.e.
5) personale paramendico o preposto che controlli la temperatura corporea di ogni dipendente che si presenta sul posto di lavoro. (nei depositi extraurbani non presidiati, l’autocertificazione del dipendente con temperatura corporea sotto i 37,5 gradi e di non essere stato a contatto con presunti contagiati entro i 14 giorni precedenti);
6) l’assoluto divieto di presentarsi prima di 20 minuti dell’orario del proprio turno sul posto di lavoro;
7) l’istituzione di turni con reperibilità entro i 20 minuti, che sostituisca l’eventuale presunto contagiato risultato superiore alla temperatura corporea di 37,5 gradi;
8) L’utilizzo ad ogni turno di autobus e tram sanificati e certificati; 9) l‘autorizzazione ad ogni o.d.e. di recarsi autonomamente ai servizi igenici funzionanti e provvisti di acqua e sapone e riposizionarsi in linea in base all’orario del turno.
Quasi tutti questi provvedimenti, da oggi vengono messi in atto da GTT con l'obiettivo ridurre il rischio contagio degli operatori di esercizio, ma non tengono conto in modo assoluto dell'affluenza dei passeggeri che non è certamente quella degli orari di agosto.
Tutto questo oltre il provvedimento sui bus e tram del divieto di salita e discesa dai mezzi, delimitando la zona vano guida ottenuto dopo la forzatura messa in atto dalla RSU dei depositi Gerbido e Venaria, prendiamo atto (anche se in in ritardo) che l'amministrazione aziendale si è fatta carico della grave esposizione contagio, che gli operatori di esecizio quotidianamente affrontano alla guida dei mezzi.