LIBERTA' PER ABDULLAH OCALA - TORINO sabato 17 SETTEMBRE ore 18:00 in piazza Castello

Torino -

L’USB e invita le lavoratrici e i lavoratori a partecipare alla manifestazione!!!

 Torino in piazza per la libertà del presidente OCALAN e contro l'occupazione di Erdogan in Rojava, a fianco della resistenza del popolo curdo, per le municipalità curde nel Bakur!

Viva la resistenza del popolo curdo Biji Kurdistan Biji Serok Apoù!!!

 

Dopo il fallito “tentativo di golpe” del 15 Luglio, attribuito ai seguaci di Gülen, Erdogan dà il via al terrore che sta eliminando qualsiasi parvenza di democrazia, con il repulisti di accademici, insegnanti, giornalisti, magistrati, militari, medici, amministratori, impiegati statali, invisi al regime: 90.000 tra licenziamenti e rimozioni, 30.000 arresti; chiusura di giornali, stazioni radio-televisive, centri di cultura e sedi di partito.

Il 24 agosto 2016 l’esercito turco ha invaso la città di Jarablus con il pretesto di combattere il terrorismo e lo Stato Islamico (ISIS) che ha consegnato la città all’esercito turco e alle organizzazioni jihadiste a loro fianco, come Jabhat Fatah al-Sham e a gruppi come Ahrar El-Sham, senza colpo ferire. Gli attacchi dell’esercito turco non sono diretti contro ISIS ma contro le Forze Democratiche Siriane, esclusivamente ai danni dell’insorgenza liberatrice curda nei territori del Rojava.

È un dato di fatto che gli Stati Uniti e l’Europa non solo hanno chiuso un occhio su questi attacchi, ma stanno fornendo il sostegno allo Stato turco che con la complicità dell’UE continua a usare i profughi come arma di ricatto. L’invasione turca del nord della Siria aumenta il caos esistente nella regione inferocendo la guerra civile, creando nuovi rifugiati e nuovi disastri umanitari.

Occorre impedire, attraverso delle mobilitazioni il tentativo della Turchia di schiacciare così il progetto progressista dei kurdi. Esso, costituisce un esempio di democrazia per l’intero Medio Oriente ed è una spina nel fianco per tutte le potenze imperialiste e i diversi regimi reazionari della regione. Per la stessa ragione sosteniamo la lotta dei settori democratici e progressisti siriani contro il dittatore Assad.

Come forza democratica l’USB sostiene le ragioni e il diritto all’auto determinazione del popolo curdo e chiede la fine dell’aggressione nei confronti del popolo curdo della Confederazione Democratica del Rojava nel territorio siriano e all’interno dei cosiddetti confini turchi.