NO A ORDINI COSTOSI CHE IMPOVERISCONO GLI OPERATORI

ASSEMBLEA DEGLI OPERATORI SANITARI SUL MAXI-ORDINE “LORENZIN”

MERCOLEDI’ 27 MARZO h.17,00 nella sede USB di Torino, C.so Tassoni,37B

 

Torino -

     L’introduzione del DLG del 13 marzo 2018, attuativo della legge 3/18,meglio conosciuta come legge Lorenzin , viene costituito il “maxiordine” delle Professioni sanitarie, che istituisce ben 17 albi professionali, che vanno ad aggiungersi a quelli preesistenti degli infermieri e ostetriche, dei tecnici sanitari di radiologia medica e di assistente sanitario.

Tecnicamente il mostro , che si chiama “Ordini dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione” riguarda alcune centinaia di migliaia di lavoratori che devono iscriversi ai nuovi albi :

-Tecnico sanitario di laboratorio biomedico - tecnico audiometrista - tecnico audioprotesista – tecnico ortopedico - tecnico fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare – dietista – tecnico di neurofisiopatologia – igienista dentale – fisioterapista logopedista – podologo – ortottista e assistente di oftalmologia – terapia della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva – tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro – terapista occupazionale – tecnico della riabilitazione psichiatrica – educatore professionale.

Oltre che per i liberi professionisti, diventano obbligatorie le iscrizioni ai rispettivi albi anche per i lavoratori pubblici e privati e  la quota associativa di prima iscrizione è esosa se paragonata a quelle richieste negli altri paesi europei. Per i TSMR in Inghilterra è richiesta solo la prima iscrizione di 25 euro, in Germania la quota annuale è di 36,7 euro, mentre in Francia per gli infermieri dipendenti è di 30 euro annui.

Di fatto questa spesa, diversa tra le Regioni e i comparti contrattuali, diventa una gravosa tassazione di stipendi già inconsistenti se paragonati a quelli europei, riducendo ulteriormente IL POTERE DI ACQUISTO DEGLI STIPENDI DEGLI OPERATORI SANITARI !

Senza entrare nel merito della effettiva utilità degli Ordini professionali, così come sono attualmente impostati e gestiti, riteniamo inaccettabile questa operazione, proseguita dall’attuale governo in perfetta continuità con quelli che lo hanno preceduto, che invece di valorizzare gli Operatori sanitari LI IMPOVERISCONO!

E’ altrettanto inaccettabile che migliaia di lavoratori siano lasciati nell’oblio di dover pagare tasse retroattive (2018) e che vengano messi a rischio con atteggiamenti ricattatori i loro posti di lavoro, vincolandoli al pagamento delle tasse di iscrizione agli albi.

Di fronte a questa situazione descritta in maniera svilente e spregevole dal Presidente Beux sul “Quotidiano Sanità” in cui definisce coloro che non sono ancora iscritti: “furbetti sui quali avvieremo controlli”,  USB avvia una campagna nazionale di mobilitazione per difendere la dignità degli Operatori della Sanità e per fermare un  modello di sanità basato soltanto sulla quadratura dei bilanci a spese di lavoratori e cittadini;  lo faremo rivendicando che, ammesso e non concesso che gli albi professionali debbano esistere, i costi di iscrizione dei Lavoratori debbano essere addebitati alle Aziende sanitarie pubbliche e/o private in cui operano!