NON CHIEDIAMO LA LUNA…MA LA VERITÀ!
GIUSEPPE LAROBINA (USB) – KUEHNE NAGEL TORINO
Dopo mesi di attesa, mentre continuano le iniziative sul piano politico sindacale, si terrà la prima udienza sul piano giudiziario della vertenza tra Larobina Giuseppe (detto Pino), operaio e dirigente Sindacale USB e la Multinazionale svizzera-tedesca Kuehne Nagel (ex Iveco - gruppo Fiat) di Torino.
PER LA CRONACA:
In data 25 giugno 2013, l’azienda notificava a Pino una sospensione cautelare con effetto immediato. Tale sospensione avveniva dopo 35 giorni di pedinamento da parte dell’Agenzia Investigativa TURINFORM s.a.s. di Torino. Il pedinamento, commissionato dalla Kuehne Nagel , è stato effettuato fuori dalla fabbrica, nella vita privata, sindacale e familiare di Pino.
Invitiamo tutti i lavoratori, i precari, gli studenti, i pensionati, i cassaintegrati, tutto il sindacalismo conflittuale, i movimenti per il diritto all’abitare, i movimenti dei migranti e rifugiati, i movimenti contro la devastazione ambientale e tutti coloro che si battono per la democrazia e la libertà a partecipare al presidio che organizziamo.
NON CHIEDIAMO LA LUNA…MA LA VERITÀ!
La nostra lotta per Pino è e resta una lotta contro ogni forma di licenziamento a discapito della dignità e dei diritti dei lavoratori/lavoratrici. Resta soprattutto una lotta contro la cancellazione e l’esproprio dei DIRITTI e della DEMOCRAZIA sindacale!
VENERDI 24 GENNAIO 2014
ORE 8.00
TUTTI DAVANTI AL TRIBUNALE DI TORINO
in contemporanea con la prima Udienza
CORSO VITTORIO EMANUELE II, 130 TORINO
“Nel corso della mia vita mi sono dedicato a questa lotta del popolo africano. Ho combattuto contro il dominio bianco e contro il dominio nero. Ho coltivato l’ideale di una società democratica e libera in cui tutte le persone vivono insieme in armonia e con pari opportunità. È un ideale per il quale spero di vivere e che mi auguro di raggiungere. Ma, se sarà necessario, è un ideale per il quale sono pronto a morire”. parole sono tratte dal discorso di autodifesa pronunciato da Nelson Mandela durante il processo di Rivonia il 20 aprile 1964.
LA NOSTRA LOTTA PER I DIRITTI E LA DEMOCRAZIA NON SI FERMERÀ!