QUELLO CHE NON SAPETE SULLA SITUAZIONE CURDA
DIBATTITO PUBBLICO CON I CURDI
Giovedì 11 agosto, si è svolto presso l’USB di Novara, un incontro pubblico con rappresentanti della comunità curda di Novara e Milano. Un’affollata e partecipata assemblea, a cui hanno aderito e portato il proprio contributo compagne/i curde/i e militanti dell’USB e di organizzazioni sociali del Novarese. Un interessante ed utile momento di informazione sulla situazione politica e umanitaria delle municipalità curde, sull’aggressione militare che stanno subendo dallo Stato Turco, dal governo di Erdogan che in complicità con l’ISIS utilizza questo attacco militare per chiudere i conti con l’opposizione turca e con i curdi.
Con forza è emersa la volontà e necessità di rompere il muro di silenzio sulle atrocità del governo turco, per denunciare : il coprifuoco, la pulizia etnica nel Kurdistan turco, le politiche liberticide di Erdogan contro le opposizioni e le persecuzioni nei confronti di operai, dipendenti pubblici, sindacalisti, giornalisti, magistrati, avvocati e, in particolare, di militanti ed esponenti politici del partito d’opposizione HDP espressione del popolo curdo.
Unanime è stato l’impegno a rafforzare e rilanciare la solidarietà internazionale con chi lotta in Kurdistan e in Turchia, per la fine dei bombardamenti e la pace in Kurdistan e in tutta l’area Medio Orientale, per il rilascio immediato di tutti gli oppositori al regime, per l’eliminazione del PKK dalle liste del terrorismo internazionale.
Si è convenuto di proseguire, nelle prossime settimane, con iniziative di informazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica, in particolare, con la previsione di un prossimo appuntamento anche con parlamentari del partito d’opposizione curda, di iniziativa di pressione per la liberazione immediata del leader del PKK, Ocalan, altresì richiedendo una presa di posizione dei rappresentanti istituzionali della nostra comunità con il riconoscimento della cittadinanza onoraria a Ocalan.
Popolo curdo che nel Partito dei Lavoratori Kurdi (PKK), ritrova un modello di riscatto sociale, basato su principi solidali, libertari e laici, sulla partecipazione e condivisione delle scelte politiche-amministrative che parta dal basso per una prospettiva di un sistema politico in Kurdistan e in tutta la Turchia con principi basati sulla confederalità democratica e sul ruolo paritario e prioritario delle donne.
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