Resistenza alla Legge 107 -La Buona Scuola-: opporsi è possibile, e necessario
Con la nota n. 16977 del 19/04/2017, redatta secondo l'ipotesi di contratto sottoscritta l'11 aprile u.s. con i sindacati confederali, il Ministero dell'Istruzione ha fornito indicazioni operative per dar corso al passaggio dei docenti titolari di ambito ad assunti temporaneamente – tre anni – su scuola, percorso che si realizza tramite la chiamata diretta degli insegnanti operata dal dirigente scolastico in base ad una serie di criteri, da scegliere tra quelli indicati dal Ministero e deliberati dal Collegio dei Docenti.
Tale pratica, avvalorando l'impianto ideologico della Legge 107 “Buona Scuola”, mette nelle mani di ogni dirigente scolastico la scelta degli insegnanti ed apre la strada a pericolose forme di controllo delle loro scelte didattiche, educative e professionali in genere, dando alla scuola una connotazione tipicamente aziendalistica e stravolgendo la natura stessa del Collegio dei Docenti, organo collegiale che, secondo il Dlsg 297/94, ha una funzione esclusivamente di organizzazione didattica e non può essere chiamato a formulare o scegliere criteri per l'assunzione in servizio dei insegnanti.
A tal proposito il Collegio dei Docenti dell'IC "Innocenzo IX" di Baceno, come già altri nel Paese hanno fatto, durante la seduta di giovedì 17 maggio u.s. ha rifiutato questa idea verticistica della scuola votando, a maggioranza, una mozione contro l'ipotesi di delibera sui criteri per il conferimento degli incarichi triennali per i docenti titolari di ambito dimostrando che opporsi alla Legge 107 e alla chiamata diretta è possibile ed è necessario.