Sciopero al Teatro Regio di Torino del 29 giugno 2025: alcune considerazioni

Torino -

Ripercorriamo i passaggi che hanno portato alla proclamazione, da parte della sola USB, dello sciopero del 29/6.

Il 10 giugno la RSU aveva inviato una comunicazione alla Direzione dicendo di non accettare la condizione posta dal Sovrintendente di firmare assieme i 3 accordi in oggetto (superamento dei 36 mesi per i precari, "modifiche all'accordo integrativo" e "seraliste"). Da quel momento la RSU è stata "esclusa" dal tavolo di confronto relativo a tali accordi. "Come" e da "chi" tale "esclusione" sia stata determinata non lo sappiamo, ma questi sono i fatti.

Quando nel corso dell’assemblea in cui il nostro Rsu Dario Gatti ha cercato di ricostruire questi passaggi, il signor Pagliero (segretario CGIL) ha ritenuto opportuno interromperlo, sostenendo che l'esclusione della RSU andasse ricondotta a un accordo siglato l’anno precedente, intervenendo in modo piuttosto perentorio. Inoltre, quando Gatti ha fatto notare che la redazione della pianta organica è una prerogativa esclusiva del Sovrintendente (ovviamente con l'avallo del Ministero) è stato smentito sul momento da Pagliero, salvo poi ascoltare la medesima affermazione confermata successivamente dagli stessi segretari.

Per quanto concerne la valutazione sullo sciopero, è emerso un evidente "imbarazzo" da parte delle altre sigle sindacali, sfociate in alcuni commenti "ironici" rispetto alla sua l’efficacia. Ci preme tuttavia ribadire che la mobilitazione è stata proclamata e realizzata con risultati persino superiori alle aspettative e che i media hanno ricostruito un'immagine di Jouvin impegnato a salire sul palco per scusarsi e rimborsare 600 biglietti. Va inoltre rimarcato che allo sciopero hanno partecipato anche le masse artistiche, a testimonianza di un diffuso malcontento verso promesse disattese e di una percezione di immobilismo sindacale. Abbiamo altresì registrato adesioni spontanee alla nostra sigla, elemento che ci incoraggia e conferma l’esigenza di un’azione sindacale più incisiva.

USB si conferma oggi come l’unica organizzazione sindacale che si espone apertamente in difesa dei lavoratori, senza condizionamenti derivanti da logiche di palazzo. Nei circa tre mesi che ci separano dall’avvio della prossima stagione intendiamo avanzare con determinazione richieste chiare e imprescindibili: l’ampliamento della pianta organica, la sottoscrizione di un accordo per la riattivazione della mensa aziendale e ulteriori questioni da definire in sinergia con la RSU.

È infine opportuno sottolineare che, in quanto unici non firmatari dell’integrativo, siamo anche gli unici a poter esercitare legittimamente lo strumento dello sciopero su tali tematiche, mentre le altre sigle hanno scelto di rinunciarvi sin dal primo momento (forse da qui il loro "imbarazzo" rispetto allo sciopero USB?)

Rispetto al fatto che la "segreteria" USB sia del tutto estranea rispetto alle trattative che le altre segreterie hanno condotto negli ultimi mesi con la Fondazione, poiché "esclusa" dai tavoli tra segreterie, riportiamo quanto dichiarato dal segretario della CGIL: non sarebbe loro intenzione "escluderci dal tavolo", ma la nostra mancata firma all'integrativo aziendale ne costituirebbe la causa. È tuttavia fondamentale evidenziare che proprio tale integrativo è all’origine delle attuali controversie, del malcontento e dunque dello sciopero del 29/6.

RSU USB

USB FEDERAZIONE DI TORINO