SCUOLE DELL'INFANZIA ED ASILI NIDO: IMPEDIAMONE L'AFFOSSAMENTO!
° Il blocco delle assunzioni di insegnanti ed educatori, lo stop del turn-over per chi va in pensione, i tempi decisamente troppo lunghi per le sostituzioni del personale in malattia, (minimo 8 gg lavorativi) vanno a penalizzare il rapporto adulto-bambino oltre a portare ad una drastica diminuzione delle uscite e delle attività didattiche esterne (uscite intera giornata, attività Robinsoniane, soggiorni marini e montani). I tagli sono avvenuti e la situazione continua a peggiorare anche rispetto agli insegnanti di sostegno per i bambini diversamente abili, questo compromette sicuramente l'evoluzione dei piccoli "seguiti" ed influisce negativamente anche sull'attività didattica del gruppo classe. Si sta forse cercando di rendere il servizio pubblico sempre più carente e sempre meno allettante? Per favorire ancora una volta le scuole private che propongono attività stimolanti e così simili a quelle che tempo fa venivano fornite dalla pubblica amministrazione?
° Il personale ausiliario comunale è stato ridotto all’osso, quando in una scuola diminuiscono gli assistenti educativi e/o gli operatori, i superstiti vengono trasferiti e l'intero servizio di supporto viene dato in appalto alle cooperative che spesso assumono gli ex-dipendenti comunali a tempo determinato (quindi competenti ed in possesso del titolo richiesto), pagandoli meno e assegnando un orario che difficilmente consente loro di essere realmente presenti nella sezione per quell'assistenza educativa per la quale sono qualificati e che svolgevano in precedenza.
I costi sostenuti dall'Amministrazione per gli appalti alle cooperative sono pari se non superiori a quelli dei periodi precedenti (quando il personale era assunto direttamente dal Comune), è quindi difficoltoso comprendere una scelta così poco favorevole, ed ecco un ulteriore tentativo di affossare il servizio pubblico.
° I tagli effettuati dal Comune incidono notevolmente anche sulle condizioni degli edifici scolastici. Spesso i servizi igienici non sono completamente funzionanti, i neon vengono sostituiti con ritardo. Le segnalazioni del personale delle scuole rispetto a guasti, rotture o possibili segnali di cedimento non vengono presi in considerazione,con la motivazione della mancanza di fondi.
° Tutto ciò avviene, il più delle volte, in modo oscuro alla componente dei genitori, non sempre informata sul quotidiano svolgimento dell’attività della scuola.
° Precarietà come condizione stabile, tagli per fare cassa, perdita di centralità della scuola di ogni ordine e grado come luogo fondamentale di formazione, crescita consapevole e di cultura.
Vogliamo parlare di noi lavoratori sui posti di lavoro, di quello che succede e di come intervenire, vogliamo essere messi nella migliore condizione di lavoro, non vogliamo che gli asili si ritrovino ad essere un luogo di semplice “guardiania” dei bambini, ma di continua formazione e stimolo. Ed è per parlare di questo che lanciamo un’ assemblea pubblica. Chiediamo ai coordinamenti dei genitori e agli operatori di costruire insieme a noi un importante momento di analisi pubblica, per andare al confronto con le Istituzioni con una piattaforma che rilanci il ruolo e la funzione della scuola pubblica come bene comune da difendere e potenziare.
Torino, 4 aprile 2011
USB ENTI LOCALI
COMUNE DI TORINO