SIATE CONSAPEVOLI DELLA RESPONSABILITÀ CHE VI ASSUMETE CON LA CHIUSURA DEI LABORATORI DI ARPA PIEMONTE

All’Assessore regionale al Bilancio

Aldo Reschigna

 

All’Assessore regionale all’Ambiente

Alberto Valmaggia

 

Novara -

Il 19 dicembre scorso, fra le slide presentate dall’ing. Robotto al comitato regionale di indirizzo del giorno precedente pubblicate sulla intranet aziendale, abbiamo letto la lettera che il 16 dicembre avete indirizzato esclusivamente al ns. Direttore Generale .

Nella Vs. lettera, protocollata con il n.757, si legge che “facendo seguito all’incontro del 5 dicembre u.s. alla presenza […] delle Organizzazioni Sindacali nonché della R.S.U. di Arpa Piemonte, si conferma la necessità di proseguire con immediatezza, tenuto conto dei risultati degli approfondimenti effettuati […] nelle iniziative in atto dirette alla razionalizzazione ed alla revisione della rete laboratoristica dell’Agenzia” e si chiede alla ns. Direzione “di proseguire nel confronto con le organizzazioni Sindacali e la RSU, così come in precedenza già avviato, nel rispetto delle prerogative vigenti in materia di relazioni sindacali”.

 

Durante l’incontro del 5 dicembre scorso l’assessore al bilancio Reschigna ha ripetutamente affermato che la riunione sarebbe stata “la prima di una serie”, finalizzata ad un confronto fra Regione, OO.SS., R.S.U. e Direzione sul piano di riorganizzazione dei laboratori approvato con D.D.G. 76 del 22.9.2014.

L’assessore all’ambiente Valmaggia ha quindi specificato che il tema del confronto sarebbe stato il contenuto del piano di riorganizzazione, invitando le OO.SS. a trattare temi e rivendicazioni di carattere esclusivamente sindacale “nelle sedi appropriate”.

Alla richiesta della R.S.U. di fermare l’attuazione del piano per permettere un confronto reale sui suoi contenuti, l’ass. Valmaggia non ha risposto ma si è impegnato a farlo nel più breve tempo possibile.

 

Dopo l’incontro e fino al 16 dicembre il processo di attuazione del piano si è fermato. Le visite del Direttore Generale a Novara e Omegna, programmate per il 10 dicembre sono state annullate. E’ stata annullata la visita, programmata per l’11 dicembre, del “gruppo tecnico” incaricato di organizzare lo smantellamento di Omegna.

Poi la Vs. lettera ha fatto ripartire tutto, con una celerità persino sospetta: il giorno in cui l’ha ricevuta la Direzione ha pubblicato il D.D.G. 106, con il quale individua Novara come sede del laboratorio dell’ambito nordest e tre giorni dopo, il 19, il “gruppo tecnico” incaricato di organizzare lo smantellamento di Omegna, prima vittima del piano, piomba nella sede dipartimentale, raccoglie i colleghi dei laboratori, dispone, impone, verbalizza e se ne va.

 

Tutto questo senza nemmeno informare le parti sindacali.

 

Premesso che il “confronto con le organizzazioni Sindacali e la RSU” di cui la Vs. lettera auspica la prosecuzione, oltre a non essere mai iniziato, riguarda temi e rivendicazioni di carattere esclusivamente sindacale e non è, quindi, il confronto iniziato (e concluso) il 5 dicembre scorso sulla funzionalità, l’economicità e l’attuabilità del piano di riorganizzazione dei laboratori Vi chiediamo:

 

Ø  per quale motivo la risposta alla richiesta di sospensione del piano è stata resa esclusivamente alla Direzione Generale, lasciando all’oscuro R.S.U. e OO.SS.;

Ø  quali sono “i risultati degli approfondimenti effettuati” che hanno portato l’Amministrazione Regionale e decidere per “la necessità di proseguire con immediatezza nell’attuazione del piano;

Ø  per quale motivo l’Amministrazione Regionale ha di fatto interrotto il confronto con le OO.SS. e la R.S.U. prima ancora di affrontare il tema del confronto e cioè la funzionalità, l’economicità e l’attuabilità del piano di riorganizzazione dei laboratori.

 

L’audizione della RSU aziendale, il 15 gennaio, da parte della Commissione Ambiente della Regione, ci ha permesso di esprimere il nostro punto di vista su quello che, di fatto, è il primo passo verso la liquidazione dell’Agenzia Regionale di Protezione Ambientale ma purtroppo, a quanto pare, non ha cambiato le Vs. decisioni, visto che l’assessore Reschigna il 21 ed il 24 gennaio ha ribadito ad una emittente locale del VCO che i laboratori di Arpa saranno 4, non uno di più.

 

USB ribadisce la propria opposizione ad un piano che non porterà ad alcun risparmio ma anzi ad un aumento dei costi diretti ed indiretti di esercizio e quindi, a fronte di una diminuzione dell’entità dei finanziamenti regionali, allo scadimento della qualità ed alla diminuzione dei servizi resi dall’Agenzia.

Avevamo sperato che, prima di dare il via all’attuazione di un processo di riorganizzazione i cui risultati saranno diseconomie, tagli, riorganizzazioni, riduzione dei servizi ed aumento dei costi, un processo che potrebbe avviare la procedura di messa in liquidazione di Arpa Piemonte, valutaste ponderatamente il punto di vista di chi in Arpa ci lavora, del vero front-end dell’Agenzia, di quelli che sanno davvero cosa significa rendere un servizio. E invece vi siete fidati di qualche diapositiva. Troppo poco per chi deve gestire problematiche ambientali come quelle presenti nella nostra Regione.

 

State svendendo la prevenzione e la protezione ambientale in nome delle vostre esigenze di bilancio

 

State liquidando l’Agenzia Regionale di Protezione Ambientale

 

Siate consapevoli della responsabilità che Vi assumete chiudendo i nostri laboratori, non solo di fronte ai lavoratori di Arpa ma anche nei confronti della popolazione del Piemonte, che PAGHERA’ LE VOSTRE DECISIONI CON UNO SCADIMENTO QUALITATIVO E QUANTITATIVO DEI SERVIZI.

 

ALLA SCADENZA DI MANDATO VI VERRA’ PRESENTATO IL CONTO DI QUELLO CHE STATE FACENDO. E NON DUBITIAMO CHE SARA’ MOLTO SALATO.

 

La Rappresentanza USB P.I. di ARPA PIEMONTE