Università Torino, USB: solidali con gli studenti in lotta contro il genocidio dei palestinesi. Fuori la guerra dall'università!
Dopo mesi di mobilitazioni in sostegno della resistenza palestinese e contro gli accordi di ricerca universitari al servizio della guerra e di Israele, martedì 23 a Torino gli studenti sono scesi nuovamente in piazza per contestare la presenza in Università del ministro degli esteri Tajani, della ministra dell' università Bernini e dell’agricoltura Lollobrigida , oltre ai vertici del bando MAECI.
Com'è successo pochi giorni fa a Roma, ancora una volta le uniche risposte che il governo Meloni ha saputo dare a chi manifesta per un'università libera dalle logiche di guerra e di profitto sono stati i manganelli, le teste rotte e una città totalmente militarizzata.
Alla guerra esterna in cui ci ha trascinato, questo governo ha ormai aperto chiaramente un fronte di guerra interna, fatto di militarizzazione delle periferie, manganelli e repressione di ogni forma di dissenso sociale e politico.
USB, dopo aver fatto uno sciopero nazionale dell’Università il 9 aprile , è al fianco degli studenti che anche oggi hanno dimostrato di non voler piegare la testa di fronte a una classe politica e a un modello economico che, invece di tutelare i diritti sociali, ci sta trascinando verso un conflitto bellico e criminalizza il dissenso.
Fermiamo gli accordi delle Università con chi colonizza i territori e massacra il popolo palestinese!
Lo chiederemo in tutti gli Atenei con gli Studenti che non vogliono un’Università militarista.
USB Università