USB audita con i rider di Glovo in Commissione Lavoro del Comune di Torino. La nostra vita vale più dei vostri bonus, sicurezza è salario, tutele e subordinazione

Torino -

Lunedì 7 luglio USB è intervenuta nella Commissione Lavoro del Comune di Torino portando con forza le istanze e le rivendicazioni dei rider di Glovo. 

L’ audizione è stata il risultato diretto del presidio che il 20 giugno, in occasione dello sciopero generale, abbiamo costruito insieme ai rider sotto a Palazzo Civico proprio per pretendere l’apertura di un confronto pubblico con il Comune. 

Durante l’audizione abbiamo messo in luce i problemi che affliggono i rider: dall’uso del cottimo camuffato al nuovo meccanismo di “free login”, dalle paghe da fame alla totale assenza di dispositivi di protezione individuale, dal costante pericolo di furto dei mezzi di trasporto che sono a carico dei lavoratori, fino all’ordinanza regionale per l’emergenza caldo che, in assenza di indennizzi erogati dall’azienda, come in ogni altra condizione metereologica avversa, hanno l’effetto di lasciare i rider senza salario. 

Mentre Glovo continua ad accumulare immensi profitti, i rider vedono ripetutamente peggiorare le proprie condizioni di vita e di lavoro, perché il costo della sicurezza – intesa in senso pieno: fisica, economica e sanitaria – viene ripetutamente scaricato su di loro che concretamente producono quella ricchezza. 

Come USB abbiamo ribadito con chiarezza che la sicurezza deve valere sia sul piano salariale che su quello delle condizioni di lavoro e che l’unica soluzione possibile e concreta passa dal riconoscimento della subordinazione, inquadrandoli nel ccnl logistica, senza accordi aziendali peggiorativi. Solo così è possibile garantire realmente salario, tutele e sicurezza vera. 

E abbiamo detto con altrettanta fermezza che le istituzioni locali non possono voltarsi dall’altra parte, ma devono assumersi la responsabilità politica di tutelare i lavoratori e le lavoratrici. Ignorare le loro condizioni significa alimentare una bomba sociale pronta a esplodere.

Abbiamo richiesto, in particolare, che il Comune assuma una posizione pubblica e chiara sulla necessità del riconoscimento della subordinazione per i rider; che si faccia promotore di un tavolo di monitoraggio con la Regione Piemonte e tutti gli enti necessari, compreso l’Ispettorato Territoriale del Lavoro; che venga richiesta la convocazione formale di Glovo in audizione e che si lavori alla costruzione di una legge regionale che imponga alle piattaforme di food delivery di garantire indennizzi per il mancato lavoro durante la sospensione delle consegne durante condizioni metereologiche avverse, non solo estreme.  

Durante la discussione tutti i consiglieri intervenuti hanno dichiarato la disponibilità a proseguire il confronto e ad intervenire concretamente a tutela dei rider. Prendiamo atto di queste aperture come un primo importante passo in avanti, consapevoli che sono solo i fatti a contare realmente. Continueremo a vigilare, a mobilitarci e a costruire dal basso la forza per conquistare salario, diritti e dignità. 

Schiavi mai!