USB: alla Piemonte Orientale siamo sempre più agitati
Mentre i lavoratori dell'Università del Piemonte Orientale sono in stato di agitazione per il contratto integrativo bloccato al 2018, l'Amministrazione convoca la delegazione sindacale sul Piano della performance...
Dopo Il tentativo di conciliazione svoltosi in prefettura di Vercelli il 9 novembre si sono svolti due incontri di trattativa il 18 e il 24 novembre dove non si è affrontato alcun argomento oggetto dello stato d’agitazione, se si esclude un parziale ripensamento sulle linee guida sul rientro in sicurezza dei lavoratori fragili.
L’unico altro argomento affrontato è stato il piano delle performance, dove è apparso evidente che non è intenzione dell’Amministrazione incrementare il salario accessorio per retribuirle, ma ci sono state proposte pagelline di valutazione tese a privilegiare quelle individuali con criteri soggettivi di stampo brunettiano.
USB non è disponibile ad assecondare questo atteggiamento dell’Amministrazione che di fatto prende in giro la parte sindacale e l’Assemblea dei lavoratori che ha dato il mandato di proclamare lo stato d’agitazione.
Nonostante il tentativo da pompiere della CGIL, che dimostra il suo spirito concertativo proponendo di mantenere sospeso lo stato d’agitazione senza chiedere il parere all’assemblea dei Lavoratori, USB è riuscita a convincere la RSU a convocare un’assemblea per il 4 dicembre dove, stante l’attuale situazione, non potremo che proporre la continuazione dello stato d’agitazione.
Il Delegato USB in RSU sarà disponibile a partecipare ad incontri di trattativa solo se saranno affrontati gli argomenti che hanno determinato lo stato d’agitazione :
- Contratto integrativo 2019-2020-2021 ;
- welfare 2020;
- ritiro del decreto del Direttore Generale che ha annullato l’accordo del 2018 sui buoni pasto.
Non è corretto nei confronti dei Lavoratori proseguire le trattative sui pagellini della performance.
Il Personale T.A.B. che negli ultimi 10 ha contribuito all’evolversi dell’Ateneo, pur in condizioni di sotto-organico e sotto-inquadramenti professionali, crediamo meriti più rispetto e attenzione.
Decideremo il da farsi solo dopo aver chiarito la situazione ai lavoratori in assemblea, evitando che le strategie siano decise da delegati sindacali confederali concertativi che continuano a “consigliare” la sospensione dello stato d’agitazione.
Gabriele Cagliano, delegato USB P.I. in RSU
Paolo Barisone, USB P.I. Università - Reg. Piemonte