VERSO LO SCIOPERO DELL'8 MARZO
Anche quest’anno USB ha risposto all'appello lanciato dal Movimento Non Una Di Meno proclamando lo sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private per l’intera giornata dell’8 marzo.
Uno sciopero per rimettere al centro del discorso le disuguaglianze e le discriminazioni e per dire basta alla violenza maschile sulle donne, ai femminicidi, ai tagli ai centri antiviolenza e alle molestie nei luoghi di lavoro.
Uno sciopero che mette al centro la femminilizzazione del lavoro come laboratorio al ribasso dei diritti: la condizione femminile è da sempre laboratorio di quella miscela oppressiva tra messa a disposizione di tempo di vita, gratuità e intermittenza, poi estesa a tutto il mondo del lavoro e cristallizzata nei modelli di precarietà e dismissione dello Stato sociale.
Uno sciopero contro il regime della doppia oppressione per il quale, sotto la scure del progressivo e feroce smantellamento dello Stato Sociale, si scarica il lavoro di cura sulle spalle delle donne, veri e propri ammortizzatori sociali a costo zero.
USB ritiene fondamentale costruire questo sciopero portando la lotta contro la violenza di genere dentro i posti di lavoro, diffondendo la prospettiva che USB con coraggio ha elaborato cogliendo la congiunzione imprescindibile tra i diritti sociali, massima espressione concreta della libertà, perché condizioni imprescindibili di una vita dignitosa per donne e uomini e diritti civili che nutrono la libertà di autodeterminazione delle donne.
Per questa ragione siete tutte/i invitate/i all'Assemblea generale USB per il prossimo venerdì 22 febbraio alle ore 17.30 presso la sede USB di Corso Tassoni 37/b.