Vertenza Proteco-Ferrero: una nuova giornata di lotta, di consapevolezza, verso il 5 aprile
La vertenza delle lavoratrici dell'appalto Ferrero ha vissuto venerdì 28 marzo un'altra giornata davvero importante.
Davanti ai cancelli del "gigante buono" (come viene chiamato da queste parti il gruppo fondato dalla famiglia Ferrero), tra i pullman delle operaie e degli operai che entravano e uscivano al cambio turno, abbiamo portato tutta l'evidenza di una situazione di profonda ingiustizia e sfruttamento. A stesso lavoro stesso salario e stessi diritti, questo è il senso che è emerso con forza e che deve costituire l'approdo della vertenza ma anche il messaggio che i lavoratori diretti del gruppo devono percepire. Perchè quello che è stato finora il destino delle lavoratrici appaltate, ingabbiate in un meccanismo di sfruttamento e povertà salariale da un perverso sistema di appalti, definito negli anni a tavolino tra le ooss cgil-cisl-uil e le parti datoriali, rischia di essere l'orizzonte di tutti i lavoratori, in mancanza di una presa di coscienza e delle lotte necessarie.
Oggi la volontà di comprimere i salari e di investire solo sul riarmo è la deriva definitiva di classi dirigenti irresponsabili e antipopolari, e riguarderà tutti e tutte.
Quello che sembra il residuo di un passato lontano, lo sfruttamento di donne lavoratrici, in realtà rischia di diventare il contesto generale di un paese senza prospettive.
Una folta rappresentanza delle lavoratrici di Alba sarà a Roma sabato 5, a santi apostoli, per urlare insieme a tutte le altre categorie lavorative che vogliamo contratti veri, che occorre alzare davvero i salari e abbassare per sempre le armi dei padroni.