LA STRAGE NON SI FERMA.
Scandalo, costernazione, polemiche e dichiarazioni affrante del politico di turno, seguite da promesse mai mantenute e da striscianti insinuazioni tendenti a scaricare la colpa sulle vittime stesse…
Quante ancora dovremo vederne e sentirne?
Dopo la strage di Mineo dell’11 giugno – giornata che, da sola ha fatto impennare le statistiche degli incidenti mortali sui posti di lavoro con ben 10 vittime in cinque diversi luoghi del territorio nazionale - si è ripetuto il solito copione completo dell’ennesimo richiamo del Presidente della Repubblica. Nonostante i molti convegni, le manifestazioni e i minuti di silenzio il sindacato concertativo, nel combattere questa piaga sociale, denuncia tutti i suoi limiti. Forse ai silenzi dovremmo far seguire il rumore, le urla assordanti e il ritmo sincopato dei tamburi…
Scendere in piazza, …scendere tutti in una grande e rumorosissima manifestazione di tutti i lavoratori del paese che svegli i benpensanti dal loro letargo e faccia accapponare la pelle ai politici di tutti i colori…
…Con l’auspicio che questa sia l’ultima volta che siamo costretti a rivolgere ai tanti familiari affranti quelle che, per quanto sincere, sono solo parole di conforto, solidarietà e cordoglio.