LETTERA APERTA AL COMMISSARIO STRAORDINARIO FIDS LUCA PANCALLI
L’UNIONE SINDACALE DI BASE
Confederazione del Piemonte, alla quale aderisce il SICODAS
VISTA
la lettera del 3 luglio 2007 indirizzata al Presidente della FIDS Ferruccio Galvagno, con la quale si denunciava il perverso e poco trasparente meccanismo di designazione degli ufficiali di gara e si proponeva una regolamentazione più trasparente e rigorosa a salvaguardia dei diritti di tutti i competitori;
VISTA
la lettera aperta del 24 maggio 2008 indirizzata al Presidente del CONI Giovanni Petrucci con la quale si chiedeva di intervenire d’autorità affinché la designazione degli ufficiali di gara venisse regolamentata, tenendo conto in primis del principio di terzietà previsto dall’articolo 33, comma terzo del proprio statuto, per evitare che si innescasse un meccanismo di palese conflitto di interessi che avrebbe potuto sfociare nel reato di frode in competizione sportiva previsto dall’articolo 1 della legge 401/1989;
PRESO ATTO
che, nonostante lo statuto della FIDS ,approvato dal CONI sin dal 30 ottobre del 2008, contemplasse agli articoli 80 e 66 l’incompatibilità tra insegnante tecnico e ufficiale di gara e le modalità in base alle quali procedere alla designazione del personale arbitrale, la FIDS, in spregio a tali norme, ha mantenuto ed alimentato il perverso, poco trasparente ed arbitrario SISTEMA di designazione degli ufficiali di gara rendendo fattibile ogni illecito sia a livello locale che centrale;
CONSIDERATO
che la grave omissione della FIDS di regolamentare il SISTEMA GARE, secondo le disposizioni statutarie di cui agli articoli 80 e 66, ha leso gravemente l’interesse giuridicamente tutelato di tutti i competitori perché ha fatto venir meno la certezza di un corretto e leale svolgimento della competizione sportiva agonistica e la genuinità dei suoi risultati;
VISTO,
il comunicato stampa del 31 gennaio gennaio u. s. con cui si chiedeva al CONI il commissariamento della FIDS;
PRESO ATTO
che il CONI con provvedimento 8 febbraio 2011 ha commissariato la FIDS, nominandola in via d'urgenza e con effetto immediato Commissario Straordinario;
TENUTO CONTO,
che la danza sportiva italiana coinvolgendo più di 10000 scuole di ballo, 5000 maestri oltre 100000 iscritti e migliaia di famiglie, necessita di un Sistema di garanzie idoneo a tutelare pienamente i diritti di tutti i competitori che pretendono di essere giudicati da giudici terzi, responsabilmente, con professionalità, serietà trasparenza, imparzialità e soprattutto onestà;
PRESO ATTO
che le gare in calendario FIDS non sono state né sospese, né annullate, né tanto meno regolamentate secondo le specifiche disposizioni statutarie di cui al combinato disposto degli articoli 80 e 66;
STANTE,
il particolare e delicatissimo momento di transizione, che vede i riflettori di tutto il mondo della danza sportiva puntati su tali gare;
RITIENE, a garanzia della massima trasparenza, serietà, correttezza, legalità e soprattutto per dissipare ogni ombra di sospetto, sul mercatino delle crocette, sui voti di scambio, sui favori che ciascun maestro fa ai propri allievi ed a quelli del team di appartenenza, sui risultati di gara fatti a tavolino, che Ella sig. Commissario istituisca per ogni gara le seguenti regole basilari ,indispensabili per ridare certezza e fiducia ai competitori ed a tutti gli operatori del settore:
1) la designazione degli ufficiali di gara dovrà avvenire per sorteggio pubblico ed a rotazione sulla base di appositi ruoli/elenchi, a cura di una commissione all’uopo istituita che stabilirà in ogni gara che il numero minimo di giudici non potrà essere inferiore a 36. Per formare i pannelli giudicanti, i giudici assegnati saranno a loro volta sorteggiati prima dell’inizio della gara a cura del direttore ed in presenza di alcuni atleti;
2) i numeri di gara dovranno essere assegnati man mano che il competitore si presenta in ordine progressivo di arrivo;
3) il giudizio espresso da ciascun giudice in ogni turno di gara dovrà contestualmente essere reso pubblico mediante mezzi audiovisivi;
4) i giudici di gara non possono giudicare i propri allievi e quelli del team di appartenenza;
5) i giudici nominati nelle gare di campionato e di coppa Italia non possono fare lezioni o tenere stage ai non allievi;
6) occorre piazzare un paio di telecamere fisse a campo largo in modo che tutte le competizioni vengano regolarmente registrate;
7) è necessario un controllo rigoroso di uno o più commissari a seconda della tipologia di gara con poteri di sostituzione dei giudici in caso di accertate irregolarità;
8) necessita che vi sia trasparenza assoluta dei risultati di gara attraverso la consegna ad ogni turno dello skating con l’indicazione delle preferenze (cioè delle crocette) e del nome del giudice che le ha attribuite, nonché pubblicazione on line contemporaneamente o subito dopo l’omologazione del giudice sportivo;
9) per consentire al giudice di poter valutare con oculatezza, professionalità ed onestà e parimenti prevenire ogni possibilità di infortuni per il numero notevole di atleti che scendono in pista nello stesso turno di selezione, è necessario far ballare nella pista unica non più di 8 competitori ed in metà pista non più di 6 ( tale accorgimento pur facendo lievitare di qualche ora la durata della gara rende giustizia a tutti i competitori che possono pertanto esprimere le loro capacità e nello stesso tempo elimina alla radice ogni possibile alibi del giudice di gara, che abitualmente dichiara, in caso di contestazione, che nei pochi secondi a sua disposizione non ha avuto la benché minima possibilità di esprimere un idoneo giudizio);
10) è necessaria l'osservanza rigorosa di quanto stabilito dalle commissioni tecniche ed in particolare tutte le incompatibilità, come ad es. quella tra danze standard (a partire dal B2) e ballo da sala;
11) occorre effettuare il controllo di tutti gli skating di gara a cura di una apposita commissione al fine di accertare eventuali irregolarità o anomalie;
12) al fine di consentire ai giudici di gara una maggiore visibilità della pista è necessario che essi si dispongano in posti già predeterminati in modo tale da occupare l'intera pista e non solo parte di essa;
13) occorre il divieto assoluto di utilizzare telefonini da parte dei giudici;
14) è necessario il divieto assoluto ai maestri, trainer ecc. di sostare ai lati della pista, essendo essa riservata solo agli atleti;
15) è indispensabile che i locali ove è situato lo staff del direttore di gara sia visibile ed accessibile solo agli addetti ai lavori.
RITIENE,
altresì, che il Sistema, così chiamato da molti dispensatori di facili risultati pagati a caro prezzo, sia ormai morto e sepolto e pertanto chi intende riesumarlo - come è lecito pensare dalla riunione tenuta, venerdì 11 febbraio 2011 ore 19 presso la sala Corciano dell'Hotel Quattrotorri di Perugia, dal suo predecessore in presenza del Presidente del MIDAS, dell'ex Coordinatore del settore arbitrale e di numerosi giudici che poi il giorno dopo hanno giudicato le gare dei maestri - troverà un ostacolo insormontabile nella scrivente Confederazione sindacale di base che rivendica il diritto di tutti i competitori ad essere giudicati responsabilmente, con trasparenza, imparzialità, neutralità ed onestà;
RITIENE,
infine, che la designazione dei giudici nelle imminenti gare di campionato e di coppa Italia, in calendario a fine settimana, debba essere gestita inderogabilmente in modo nuovo senza che essa subisca l'influenza nefasta dei vecchi potentati di vertice e locali, nonché della maggioranza delle strutture di livello regionale e provinciale ad essi ancora strettamente legata.
Con questi intendimenti la scrivente Confederazione Sindacale di base attende risposte immediate e risolutive nel segno del cambiamento a salvaguardia dei diritti degli atleti e nell'interesse primario dello sport e del Coni.
Torino 14 febbraio 2011