TORINO: METROPOLITANA BLINDATA PER L'INAUGURAZIONE DI PRODI
Di metropolitana, a Torino, si parla sin dagli anni ’70 del secolo scorso. Venerdì 5 ottobre ne è stata inaugurata la seconda tratta che congiunge Porta Susa a Porta Nuova. Ad inaugurarla è intervenuto il Presidente del Consiglio in persona. Ad attenderlo, a partire dalle dieci e mezzo del mattino, c’era un folto gruppo di lavoratori aderenti a questa organizzazione sindacale per protestare contro il varo della futura finanziaria e l’accordo del 23 luglio sul Welfare. Nello specifico la finanziaria prevede uno stanziamento di circa tre miliardi di euro per gli investimenti militari; cifre consistenti per le grandi opere e solo briciole per:
- I pre-pensionamenti dei lavori usuranti;
- I rinnovi contrattuali del Pubblico Impiego;
- Gli interventi di sostegno alla povertà.
Per Torino, in particolare, si lamentavano:
- Il mancato rinnovo del Contratto Integrativo degli autoferrotranviari;
- la mancata stabilizzazione dei precari della Pubblica Amministrazione dell’area piemontese;
- il mancato pagamento degli stipendi degli ultimi quattro mese e il ventilato licenziamento di 150 lavoratori dei servizi di pulizia alle stazioni di Polizia e Carabinieri, appaltati – dalla Prefettura – alla ditta “Il Torrione” .
In una piazza pesantemente presidiata – da schiere di poliziotti, più che dai nostri iscritti – e gremita di pubblico, Prodi si è fatto attendere a lungo e si è mostrato solo brevemente, rinunciando alla prevista passeggiata sotto i portici per ammirare la mostra fotografica dedicata al centenario dei trasporti pubblici torinesi.
La vivace protesta dei lavoratori sotto le bandiere della RdB-CUB è documentata dai filmati scaricabili al fondo di questa pagina. Confrontandone i contenuti con i resoconti riportati dalla stampa nazionale e locale salta all’occhio quanto le nostre lotte vengano travisate e confuse con altre istanze spesso lontane dal nostro pensiero. Non sappiamo quanta “intenzionalità” vi sia in tutto ciò, ma prendiamo le distanze da alcune dichiarazioni attribuiteci sulle pagine, per esempio, del quotidiano TORINO CRONACA di sabato 6 ottobre in merito all’aumento della forza pubblica e alla liberazione, in seguito all’indulto, di troppi criminali.