USB PIEMONTE ADERISCE E PARTECIPA: "Rompiamo il silenzio del potere"

Martedi 26 Novembre dalle ore 16 tutt*

davanti al palazzo della Regione Piemonte

Torino -

Monti ci raccontava che eravamo giunti alla fine del tunnel, Letta ci dice che ha messo a posto i conti e la credibilità del nostro Paese: ma la realtà ci mostra che i loro tagli agli sprechi si sono tradotti in sfratti, chiusura di ospedali, riduzione del diritto allo studio, dei trasporti pubblici, dei servizi sociali e in un aumento della disoccupazione (ormai oltre il 12%). In particolare, a fronte di una disoccupazione giovanile del 39,5%, lo Stato prevede di spendere nel settore militare più di 20 miliardi e 226 milioni nel 2014, cifra che risulta di poco inferiore a quella per la protezione sociale e praticamente pari a quella per le politiche del lavoro.

In questa precarizzazione della vita di milioni di persone, il presidente della Regione

Piemonte, Roberto Cota, da una parte esalta lo stabilimento di Cameri e gli F-35, affermando che è l’unico grande programma industriale attivato di recente nel nostro territorio e che porta nuovi posti di lavoro, dall'altra parte taglia milioni di euro sui servizi pubblici. Evidentemente la sua gita, di poco più di un paio di anni fa, alla Lockheed Martin, la multinazionale USA che incasserà miliardi di soldi pubblici per la realizzazione dei cacciabombardieri, gli ha aperto qualche prospettiva interessante...

Curiosamente il governatore Cota sponsorizza ciò che neanche i rappresentanti della Difesa sostengono: “Partecipare al programma non significa avere automaticamente ricadute economiche dalla produzione di questi aerei”; o quelli di Finmeccanica: “l’adesione al programma F-35 è stata imposta all’industria con la promessa di un salto di qualità non richiesto”; la FACO, arsenale militare costruito coi soldi dei cittadini-contribuenti, è “una avventura imprenditoriale e in quanto tale è impossibile dire se avrà successo”.

Quanto ai nuovi posti di lavoro: questi andranno a gonfiare i contratti atipici, in sostituzione dei lavoratori messi in mobilità da Finmeccanica, mentre la stessa usufruirà dei milioni messi a disposizione dalla Regione Piemonte per il distretto aerospaziale e dei circa 3 miliardi e 222 milioni di euro messi a disposizione dal Bilancio Difesa 2014.

Il Movimento Novarese NO F-35, si oppone ormai da anni a questa politica serva degli interessi di pochi ed a svantaggio di quelli della cultura della pace e della dignità umana. Riteniamo infatti offensivo della dignità umana lo sperpero che stanno attuando di questi tempi: 15 mld per l'acquisto di 90 F-35, 6,8 mld per 7 navi da guerra, 22 mld per armamenti ad alta tecnologia, 1,5 mld per le missioni militari in guerre in giro per il mondo. Come è a tutti evidente, mentre si tagliano varie spese pubbliche, quelle militari sono le sole sempre in crescita; ed al pari restano costanti i privilegi di casta degli appartenenti alle forze armate (vedi la recente proposta per una sorta di repensionamento d'oro a cinquant'anni di età, mentre tutti i lavoratori vedono allontanarsi sempre di più il momento di andare in pensione).

Come in altre simili occasioni, anche per gli F-35 ci hanno raccontato della nuova occupazione che avrebbe portato questo enorme investimento, tacendo però dell'occupazione che stanno cancellando, delle fabbriche che chiudono o che vengono dismesse, come riguardo al gruppo Ansaldo (settore civile di Finmeccanica), o dei lavoratori di Alenia messi in cassa integrazione.

 

Per opporci a questo inaridimento sociale manifesteremo sotto il palazzo del Consiglio Regionale Piemontese il 26 novembre: si tratta di continuare un percorso che abbiamo cominciato da molto tempo.