LA NEW HOLLAND ANTICIPA LA CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA CON IL TFR DEI LAVORATORI!

LA CASSA IN DEROGA LA PAGANO I LAVORATORI

Torino -

Lavoratrici e lavoratori, dopo l’ennesima esclusione di SdL/USB, da parte della New Holland con la collaborazione della Unione Industriale dalla riunione convocata presso il Ministero del Lavoro il 01 ottobre 2010 (precisiamo che solo la RSU SdL/USB è stata invitata il giorno prima dell’incontro) riguardante la procedura di cassa in deroga, ci tocca anticiparci la CIGD con i nostri soldi accantonati nel TFR in modo da garantirci la copertura economica dal 12 ottobre in poi…

Che strano pensavamo di lavorare in un’azienda, che tutto sommato una semplice operazione di anticipo di cassa integrazione fatta già da 2 anni sia con la CIGO che con la CIGS potesse anche permetterselo e che rientrasse nella logica del buon senso della buona fede e del rispetto nei confronti dei propri dipendenti, anche perché chi paga veramente è l’INPS, o meglio la collettività e non la New Holland…

 

COMUNQUE CONOSCENDO LA FIAT NOI NON CI STUPIAMO, ED OCCORRE RICORDARE QUANTO FINORA è ACCADUTO ALLA NEW HOLLAND DI SAN MAURO NEGLI  ANNI DELLA PEGGIORE CRISI:

 

1.     33 MILIONI di EURO concessi per sponsorizzare la Juventus dal 2007 al 2010

2.     2 anni di cassa integrazione finora fatta senza ROTAZIONE

3.      nessuna tutela nei confronti dei MONOREDDITO

4.     CHIUSURA dello stabilimento di Imola

5.     distribuzione dei DIVIDENDI agli azionisti

6.     distribuzione di premi dai CAPI SQUADRA in su

7.     mancata distribuzione dei 600 EURO di PDR

8.     mancanza di volontà per fare dei CONTRATTI DI SOLIDARIETA’

9.     50 MILA EURO circa di spese legali pur di cercare di sconfiggere SdL/USB

10.                       CIGD ANTICIPATA DAI LAVORATORI CON IL PROPRIO TFR

 

Dopo tutte queste operazioni fatte dalla New Holland, riteniamo opportuno ricordare a Fim-Fiom-Fismic-Ugl che fino ad oggi i lavoratori hanno solo preso bastonate e sono stati ingannati da queste manovre capitaliste che mirano solo a riempire le loro tasche e non certo quelle dei lavoratori!

E poi attenzione, perché a forza di concertare non si è solo partecipi ma si diventa COMPLICI di scelte che potrebbero essere IRRIMEDIABILI!